Pasqua al Monun - “Tra le righe” del Menu
Pasqua al Monun - “Tra le righe” del Menu
Regalare ai sensi un’esperienza unica

Esiste un punto di vista privilegiato, una porta che permette di arrivare direttamente al cuore di ciascun luogo, ovunque sia, e dei suoi abitanti. A Grottaglie quella porta si chiama Monun e attraversarla significa “affacciarsi” sul Mediterraneo, dove nasce e veleggia fiera la tradizione gastronomica più famosa al mondo.

Se non avete ancora scoperto il paradiso che si schiude al solo ingresso negli spazi dell’hotel boutique, la settimana della Pasqua può essere il momento giusto per avvicinarsi a questo mondo. Magari partendo proprio dalla cucina del suo ristorante. Un luogo dove il vocabolario dei sapori della tradizione si arricchisce di voci che arrivano anche da città lontane, oltre i confini nazionali. Grazie soprattutto al suo chef Alessandro Guarino e alla vocazione di chi, come lui, costruisce giorno dopo giorno la filosofia Monun

Basta leggere il Menu di Pasqua per farsi cogliere da un’invincibile curiosità. Il desiderio di correre a conquistarsi un posto nella terra delle ceramiche, per regalare ai propri sensi un’esperienza unica. In un ristorante dalle atmosfere raffinate. Eppure qui non c’è ombra di gelidi formalismi: accomodarsi alla tavola del Monun è un po’ come reinventare la tavola di casa propria. Nel senso che negli ambienti del ristorante, come negli altri spazi dell’albergo, si respira aria di familiarità e al tempo stesso si ha qualcosa di nuovo da “scorgere”, anche attraverso il palato. 

Al Monun si diventa protagonisti di un racconto che solo la luce del Sud riesce a suggerire. Non è un caso che registi e fotografi scelgano questa terra per ambientarvi le loro storie. La Puglia diventa così il set ideale di narrazioni intime e cariche di significati. Lo stesso genere di narrazione che si trova nei piatti di Alessandro Guarino, dove ciascuno degli ingredienti recita un ruolo da protagonista, ed ogni spezia o odore ha la stessa finalità della colonna sonora di un film. Senza che quella musica rubi la scena alle immagini, esattamente come accade nel menu di Pasqua di Guarino. Qui il gusto non rappresenta una minaccia per il benessere, anzi ne è l’essenza stessa perché si sposa con la leggerezza

Gli ingredienti di ogni portata sono selezionati per la loro freschezza e qualità. Si passa così da un antipasto dove la tradizione della cucina di mare e quella legata agli ulivi sono ben combinate e “condite” dall’aroma del tartufo, ai primi piatti ugualmente frutto di un’attenta fusione di tradizioni. Il secondo con la sua triglia di scoglio, il guanciale, gli asparagi e le patate parisienne permettono di continuare a gustare senza appesantirsi, per potersi poi dedicare al dessert. Immancabile in un menu che si rispetti e in un giorno come quello di Pasqua. Ad accompagnare i piatti, i vini delle Cantine Vetrère e delle Cantine San Marzano. E per i più piccoli, un menu studiato ad hoc. Non limitatevi ad immaginare, il Monun vi aspetta!